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venerdì 1 aprile 2016

L'importanza del bidding per posizione

Ecco... so che non si inizia un articolo con "ecco", ma volevo evidenziare da subito il tono polemico di questo post. Si, si... non è una novità. Tanto sono polemico quasi sempre. Ma in modo costruttivo, me lo riconoscerete!
Il tono polemico, a ogni modo, deriva dalla pletora di articoli contro il bidding per posizione. Vale a dire alla frenesia di costringere l'annuncio a stare in una posizione in particolare. Ricordo che tempo fa esisteva una specifica funzione e che oggi, in un modo o nell'altro, tale procedura è possibile sia attraverso le strategie di offerta, che attraverso le automazioni delle parole chiave.
Però, attenzione, in entrambi i casi, non c'è un bidding chirurgico e anzi, la scelta è solo tra due opzioni:
a) parte alta della prima pagina
b) genericamente in prima pagina

Prima invece era possibile scegliere dove stare. Evidentemente questo sistema presentava lacune, oltretutto amplificate in modo drammatico dall'introduzione degli aggiustamenti di offerta. In pratica il sistema doveva gestire troppe variabili, perché quel posizione "2" (per fare un esempio), era poi drogato da +/- variazioni percentuali su località, device e orario.

Io però mi sono divertito a cercare in giro, perché soprattutto con la scomparsa della colonna destra e i comportamenti isterici degli inserzionisti che hanno in molti casi alzato il CPC per ignoranza d'uso della piattaforma, ho riscontrato miglioramenti di posizione (evviva?), ma a fronte di innalzamento dei CPC medi.
Ciò significa, tradotto in parole povere, che dove avevo impostato (nuovo esempio) 1€ di CPC Max e mi trovavo in posizione 2 con una spesa di CPC medio di 0,50€, improvvisamente ho subito un miglioramento della posizione (evviva?) ma con un CPC a 0,55€.
Perché?
La risposta è semplice. I "bischeri" hanno alzato il CPC, ma con qualità inferiore sulle parole chiave, hanno portato le mie chiavi (di qualità superiore) ad alzare la posizione con un sensibile aumento dei costi. Grazie bischeri!

Allora io devo giocare al contrario. Se il punto di forza è la qualità, perderò sempre. In pratica la mia forza (la qualità) diventa anche la mia deficienza, perché pagherò di più proprio per colpa della qualità. Anche abbassando il CPC Max, il flusso al rialzo dell'asta, non ristabilizzerebbe la posizione precedente!

E quindi? E quindi mi sono imbattutto in questo vecchio script: Bid To Position - Single Account.
Questo script lavora su vari parametri (piuttosto semplici e intuitivi da configurare) per fare in modo che tutte le parole dell'account, arrivino a una stessa posizione, aggiustando automaticamente l'offerta (di default su base settimanale), in modo da trovare la posizione scelta.

Ho però fatto una piccola modifica, se prendete la porzione di codice qua sotto, vedrete che ho messo la nota "// imposta come condizione la label scelta".
In pratica ciò significa che la condizione di applicazione della regola, vale solo per le parole chiave alle quali ho assegnato quel valore di etichetta.

function raiseKeywordBids() {
  // Condition to raise bid: Average position is greater (worse) than
  // target + tolerance
  var keywordsToRaise = AdWordsApp.keywords()
    .withCondition('Status = ENABLED')
    .withCondition('AveragePosition > ' + (TARGET_AVERAGE_POSITION + TOLERANCE))
    // imposta come condizione la label scelta
    .withCondition("LabelNames CONTAINS_ANY ['NomeEtichetta']")
    .orderBy('AveragePosition ASC')
    .forDateRange('LAST_7_DAYS')
    .get();

  while (keywordsToRaise.hasNext()) {
    var keyword = keywordsToRaise.next();
    keyword.setMaxCpc(keyword.getMaxCpc() * BID_ADJUSTMENT_COEFFICIENT);
  }
}


A questo punto un'ultima riflessione.
Sapete qual è la cosa più divertente? Che a quel punto, chi vi starà sopra, per la questione definita prima, pagherà un bel po' di più di voi!


Per lo script:
Copyright 2015, Google Inc. All Rights Reserved.
@author AdWords Scripts Team [adwords-scripts@googlegroups.com]

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